Quella di oggi è la tappa del rientro in Italia, attraverso il colle del Gran S. Bernardo. Praticamente un'unica lunga salita (e relativa discesa). Peraltro i 2473 m del Gran S. Bernardo rappresentano la Cima Coppi, ossia il punto più alto di tutto il viaggio.
Da Martigny al colle sono quasi 2000 m di dislivello, ma ho la possibilità di prendere un treno che mi porta fino a Sembrancher, facendomi risparmiare 15 km e 250 m di salita, ed evitandomi l'uscita da Martigny su una strada molto trafficata.
La salita al Gran S. Bernardo l'ho già fatta nel 2022, come ultima tappa del ciclotour del Monte Bianco, e la ricordo poco piacevole nella prima parte, che si svolge sulla statale che unisce la Svizzera all'Italia attraverso l'omonimo traforo.
In realtà oggi trovo molto meno traffico della volta scorsa (non saprei dire perché: anche allora era un giorno feriale come oggi... forse è solo un caso fortunato), quindi ne traggo una sensazione migliore.
Passo attraverso i vari paesini della valle (Orsières, Liddes, Bourg St. Pierre ), fino ad arrivare al punto in cui la statale si infila nel tunnel di base e da essa si distacca la vecchia strada che sale al colle vero e proprio.
Qui il traffico è davvero scarso e l'ambiente di alta montagna (siamo ormai a 1900 m) è di una bellezza indicibile, complice anche il tempo splendido.
Al contempo, però, questa è la parte più dura della salita: pendenza media al 9%, con gli ultimi 2 km quasi sempre all'11/12%. Comunque, salendo con calma, all'una sono al colle.
Il panorama, specie sul gruppo del Grand Combin, è grandioso. Il vento da nord mantiene il cielo limpidissimo, anche se rende l'aria assai freddina. Nonostante il sole, la temperatura percepita è ben sotto i 10°. 🥶
Dopo le foto di rito e una piccola sosta pranzo proprio sulla linea di confine, 🇨ðŸ‡ðŸ‡®ðŸ‡¹ inizio la discesa sul versante valdostano.
Oggi non ho una meta già prestabilita, poiché domani ho una giornata jolly da utilizzare, e mi sono lasciato la libertà di decidere al momento come spenderla.
La prima idea sarebbe di dormire a Valpelline, per poi risalire l'omonima valle fino al lago di Place Moulin. Quindi, arrivato a Etroubles, lascio la strada che scende ad Aosta e mi dirigo verso Valpelline.
Qui però la ricerca non dà buoni frutti: ci sono solo tre alberghi, due dei quali sono pieni e il terzo costa 170 € a notte. 😱 Per trovarne altri dovrei salire ancora un bel po' lungo la valle... ma per oggi di salita ne ho avuta abbastanza. 😅
Opto quindi per il piano B: scendere in fondovalle e dormire tra Aosta e Morgex, per poi domani risalire la Valgrisenche. Ci andai in vacanza 40 anni fa coi miei genitori e da allora non ci sono più tornato.
Trovo su Google Maps un alberghetto economico ad Arvier, proprio all'imbocco della valle. Per non fare il viaggio a vuoto gli telefono: il posto c'è, quindi in men che non si dica plano su Aosta e mi dirigo ad Arvier, per la precisione nella frazione di Leverogne, piccolo e grazioso villaggio di case in pietra, tipiche di queste parti.
L'albergo offre la mezza pensione; quindi verso le 19.30 vado a cena, e qui ecco la sorpresona: 😃 nello stesso albergo alloggia (del tutto casualmente!) un'amica montanara che è qui in vacanza con il compagno.
Quando la realtà supera la fantasia!! 😄